[English]
As usual, M2Tech will exhibit at the Munich High End, this year from May 15th to May 18th. This year will be in Hall4, booth N07. We’ll introduce the new Mercury DSD DAC and Van Der Graaf low noise power supply. Of course, we’ll demonstrate our full range of 200mm products: the Young DSD DAC, the Marley Headphone Amplifier and the Joplin ADC. Don’t forget to drop by to take a look and a listen!
[Italiano]
Come al solito, M2Tech sarà presente all’High End di Monaco di Baviera (dal15 al 18 Maggio). Quest’anno saremo nella Hall 4, stand N07. Presenteremo il nuovo DAC Mercury DSD ed il nuovo alimentatore a basso rumore Van Der Graaf. Ovviamente, la nostra linea completa di prodotti da 200mm (DAC Young DSD, amplificatore per cuffie Marley e ADC Joplin), saranno in dimostrazione. Non dimenticate di fare un salto da noi per un’occhiata ed un ascolto!
lunedì 5 maggio 2014
sabato 3 maggio 2014
The Young DSD Receives First Awards – Lo Young DSD Riceve i Primi Riconoscimenti
[English]
The new Young DSD, released end of March, is already a best-seller. Michael Lavorgna has reviewed it for Audiostream (http://www.audiostream.com/content/m2tech-young-dsd-dac), praising the analog character of its sound.
Mike wrote: ‘I found its sound to be at once forgiving without sounding overly dark offering up a rich and rewarding sonic palette. The Young DSD DAC is like a comfy sofa of sound, inviting you in to stay as long as you'd like and play whatever music suits your mood. I count these qualities as being among the all-good variety.’
Mike also noticed the high quality of the digitally-controlled analog volume control used inside the Young DSD: ‘I found the Young's volume control to offer no noticeable sonic penalty so those people looking to do without a preamp can consider the Young a good candidate.’
Overall, Lavorgna appreciated the Young DSD so much as to decide to award it with Audiostream’s ‘Greatest Bits’. This is quite an achievement for all of us in M2Tech, as well as the listing of the Young DSD in Stereophile’s Recommended Components of 2014.
[Italiano]
Il nuovo Young DSD, presentato alla fine di Marzo, è già un best-seller. Michael Lavorgna lo ha recensito per Audiostream (http://www.audiostream.com/content/m2tech-young-dsd-dac), lodandone il carattere analogico del suo suono.
Ha scritto Mike: “Ho trovato il suo suono allo stesso tempo indulgente ma non eccessivamente scuro, con una tavolozza sonora ricca e appagante. Lo Young DSD è come un confortevole sofà sonoro che vi invita ad accomodarvi per tutto il tempo che vi aggrada e ascoltare qualunque tipo di musica si adatti al vostro umore. A mio parere, queste qualità sono decisamente positive.”
Mike ha anche notato l’elevata qualità del controllo di volume analogico a gestione digitale usato nello Young DSD: “Ho trovato che il controllo di volume dello Young DSD non ha alcuna influenza negativa sul suono, per cui chi vuole fare a meno del preamplificatore può considerare lo Young DSD un buon candidato.”
In generale, Lavorgna ha apprezzato lo Young DSD a tal punto da decidere di onorarlo con il riconoscimento “Greatest Bits” di Audiostream. Per tutti noi di M2Tech questo è un importante risultato, così come la decisione di Stereophile di includere lo Young DSD nei Recommended Components per il 2014.
The new Young DSD, released end of March, is already a best-seller. Michael Lavorgna has reviewed it for Audiostream (http://www.audiostream.com/content/m2tech-young-dsd-dac), praising the analog character of its sound.
Mike wrote: ‘I found its sound to be at once forgiving without sounding overly dark offering up a rich and rewarding sonic palette. The Young DSD DAC is like a comfy sofa of sound, inviting you in to stay as long as you'd like and play whatever music suits your mood. I count these qualities as being among the all-good variety.’
Mike also noticed the high quality of the digitally-controlled analog volume control used inside the Young DSD: ‘I found the Young's volume control to offer no noticeable sonic penalty so those people looking to do without a preamp can consider the Young a good candidate.’
Overall, Lavorgna appreciated the Young DSD so much as to decide to award it with Audiostream’s ‘Greatest Bits’. This is quite an achievement for all of us in M2Tech, as well as the listing of the Young DSD in Stereophile’s Recommended Components of 2014.
[Italiano]
Il nuovo Young DSD, presentato alla fine di Marzo, è già un best-seller. Michael Lavorgna lo ha recensito per Audiostream (http://www.audiostream.com/content/m2tech-young-dsd-dac), lodandone il carattere analogico del suo suono.
Ha scritto Mike: “Ho trovato il suo suono allo stesso tempo indulgente ma non eccessivamente scuro, con una tavolozza sonora ricca e appagante. Lo Young DSD è come un confortevole sofà sonoro che vi invita ad accomodarvi per tutto il tempo che vi aggrada e ascoltare qualunque tipo di musica si adatti al vostro umore. A mio parere, queste qualità sono decisamente positive.”
Mike ha anche notato l’elevata qualità del controllo di volume analogico a gestione digitale usato nello Young DSD: “Ho trovato che il controllo di volume dello Young DSD non ha alcuna influenza negativa sul suono, per cui chi vuole fare a meno del preamplificatore può considerare lo Young DSD un buon candidato.”
In generale, Lavorgna ha apprezzato lo Young DSD a tal punto da decidere di onorarlo con il riconoscimento “Greatest Bits” di Audiostream. Per tutti noi di M2Tech questo è un importante risultato, così come la decisione di Stereophile di includere lo Young DSD nei Recommended Components per il 2014.
domenica 24 novembre 2013
Disastro in Sardegna - Flooding in Sardinia
[English]
It’s a long time since my last post on my forum. This overly long absence is due to some problems related to the Company I had to face in the meantime, plus something a lot more important. For this reason, this post has nothing to do with M2Tech nor with more general technical or market topics.
On November 18th, a storm hit the island of Sardinia, my homeland, with a “bomb of water” which left more water on the ground than usually falls in 6 months. Almost all island suffered damages and causalties (16 up to now, and a shepherd who was rescuing his herd is still missing).
My family is lucky enough to live in Sassari, a town laying on the top of a hill. Many friends were less lucky: some of them had their home invaded by water up to 1.5-2m and their cars taken away by the flood.
Olbia, the main town of North-West county called Gallura and one of the main hubs for summer tourism travels, has suffered the worst: there are hundreds homeless people, families who lost everything, if not their lives. Water is missing due to extended damages to water pipes and sea water processing plants.
Sardinia is a very poor land. Their inhabitants are proud people who descend from one of the ancient “sea people” who fought Pharaons more than 4000 years ago, so they won’t ask you for any help. But they need it.
You can donate to contribute to their effort to get back their lives. If you’re reading from a foreign Country, you may feel too far from Sardinia to contribute, but it’s not like this: please take the time to visit this website (http://sardegna.blogosfere.it/2013/11/donazioni-alluvione-sardegna-ecco-come-fare-tutti-i-numeri-e-i-conti-correnti-utili.html) with a list of ways to donate. It’s in Italian but Google may help you to translate.
And if you think to go to Sardinia for vacations to spend some money there and help local economy, then please consider that most of the hotels, restaurant and holiday camps in famous tourism areas like Costa Smeralda are owned and managed by people and companies not residing in Sardinia. Then, you may prefer to go to one of the many B&B being opened in the inner part of the island or choose one of the “distributed hotels” with which people are trying to keep old villages alive. Please let your money you spend in Sardinia go to Sardinians to be spent and used in Sardinia.
[Italiano]
E’ da tanto che non posto più sul mio forum. Questa lunga assenza è dovuta ad alcuni problemi legati all’azienda che hanno catturato tutto il mio tempo, ma anche a qualcosa di estremamente più importante. Per questo motivo, questo post non ha niente a che fare con M2Tech, né con argomenti più generali di carattere tecnico o commerciale.
Lo scorso 18 Novembre una tempesta ha colpito la Sardegna, mia terra natale, con una “bomba d’acqua” di inusitata violenza che ha lasciato sul terreno in mezza giornata più acqua di quanta ne cada normalmente in sei mesi. Quasi tutta l’isola ha sofferto danni e perdite umane (16 le vittime accertate, ma manca all’appello un pastore disperso mentre cercava di soccorrere il suo gregge).
La mia famiglia, fortunatamente, vive a Sassari, città che sorge su una collina e che non ha subito danni, ma molti amici non sono stati altrettanto fortunati: alcuni di loro hanno avuto la casa invasa dall’acqua e le macchine trascinate via dall’inondazione.
Olbia, il capoluogo della Gallura, ha sofferto i danni maggiori. I senzatetto sono centinaia, famiglie che hanno perso tutto, a volte anche la vita. L’acqua manca a causa dei pesanti danni all’acquedotto e agli impianti di potabilizzazione e desalinizzazione.
La Sardegna è una terra molto povera. I suoi orgogliosi abitanti discendono da uno degli antichi “popoli del mare” che combatterono l’Egitto dei Faraoni più di 4000 anni fa, per cui non chiederanno aiuto. Ma ne hanno bisogno.
Potete fare una donazione per contribuire al loro sforzo di ricostruzione. Vi prego di visitare questo sito (http://sardegna.blogosfere.it/2013/11/donazioni-alluvione-sardegna-ecco-come-fare-tutti-i-numeri-e-i-conti-correnti-utili.html) in cui troverete tutte le modalità per effettuare la donazione.
E se pensate che potrete ugualmente contribuire andando in vacanza in Sardegna la prossima estate, considerate che gran parte degli esercizi commerciali del settore turistico sono di proprietà di persone e aziende che non risiedono sull’isola: andate magari a passare una settimana in uno dei B&B che sempre più numerosi vengono aperti nei paesi dell’interno o in uno degli “alberghi diffusi” con cui si cerca di mantenere in vita piccoli centri urbani dalla storia millenaria. Fate si che i soldi che spendete vadano a Sardi e vengano spesi ed utilizzati in Sardegna.
It’s a long time since my last post on my forum. This overly long absence is due to some problems related to the Company I had to face in the meantime, plus something a lot more important. For this reason, this post has nothing to do with M2Tech nor with more general technical or market topics.
On November 18th, a storm hit the island of Sardinia, my homeland, with a “bomb of water” which left more water on the ground than usually falls in 6 months. Almost all island suffered damages and causalties (16 up to now, and a shepherd who was rescuing his herd is still missing).
My family is lucky enough to live in Sassari, a town laying on the top of a hill. Many friends were less lucky: some of them had their home invaded by water up to 1.5-2m and their cars taken away by the flood.
Olbia, the main town of North-West county called Gallura and one of the main hubs for summer tourism travels, has suffered the worst: there are hundreds homeless people, families who lost everything, if not their lives. Water is missing due to extended damages to water pipes and sea water processing plants.
Sardinia is a very poor land. Their inhabitants are proud people who descend from one of the ancient “sea people” who fought Pharaons more than 4000 years ago, so they won’t ask you for any help. But they need it.
You can donate to contribute to their effort to get back their lives. If you’re reading from a foreign Country, you may feel too far from Sardinia to contribute, but it’s not like this: please take the time to visit this website (http://sardegna.blogosfere.it/2013/11/donazioni-alluvione-sardegna-ecco-come-fare-tutti-i-numeri-e-i-conti-correnti-utili.html) with a list of ways to donate. It’s in Italian but Google may help you to translate.
And if you think to go to Sardinia for vacations to spend some money there and help local economy, then please consider that most of the hotels, restaurant and holiday camps in famous tourism areas like Costa Smeralda are owned and managed by people and companies not residing in Sardinia. Then, you may prefer to go to one of the many B&B being opened in the inner part of the island or choose one of the “distributed hotels” with which people are trying to keep old villages alive. Please let your money you spend in Sardinia go to Sardinians to be spent and used in Sardinia.
[Italiano]
E’ da tanto che non posto più sul mio forum. Questa lunga assenza è dovuta ad alcuni problemi legati all’azienda che hanno catturato tutto il mio tempo, ma anche a qualcosa di estremamente più importante. Per questo motivo, questo post non ha niente a che fare con M2Tech, né con argomenti più generali di carattere tecnico o commerciale.
Lo scorso 18 Novembre una tempesta ha colpito la Sardegna, mia terra natale, con una “bomba d’acqua” di inusitata violenza che ha lasciato sul terreno in mezza giornata più acqua di quanta ne cada normalmente in sei mesi. Quasi tutta l’isola ha sofferto danni e perdite umane (16 le vittime accertate, ma manca all’appello un pastore disperso mentre cercava di soccorrere il suo gregge).
La mia famiglia, fortunatamente, vive a Sassari, città che sorge su una collina e che non ha subito danni, ma molti amici non sono stati altrettanto fortunati: alcuni di loro hanno avuto la casa invasa dall’acqua e le macchine trascinate via dall’inondazione.
Olbia, il capoluogo della Gallura, ha sofferto i danni maggiori. I senzatetto sono centinaia, famiglie che hanno perso tutto, a volte anche la vita. L’acqua manca a causa dei pesanti danni all’acquedotto e agli impianti di potabilizzazione e desalinizzazione.
La Sardegna è una terra molto povera. I suoi orgogliosi abitanti discendono da uno degli antichi “popoli del mare” che combatterono l’Egitto dei Faraoni più di 4000 anni fa, per cui non chiederanno aiuto. Ma ne hanno bisogno.
Potete fare una donazione per contribuire al loro sforzo di ricostruzione. Vi prego di visitare questo sito (http://sardegna.blogosfere.it/2013/11/donazioni-alluvione-sardegna-ecco-come-fare-tutti-i-numeri-e-i-conti-correnti-utili.html) in cui troverete tutte le modalità per effettuare la donazione.
E se pensate che potrete ugualmente contribuire andando in vacanza in Sardegna la prossima estate, considerate che gran parte degli esercizi commerciali del settore turistico sono di proprietà di persone e aziende che non risiedono sull’isola: andate magari a passare una settimana in uno dei B&B che sempre più numerosi vengono aperti nei paesi dell’interno o in uno degli “alberghi diffusi” con cui si cerca di mantenere in vita piccoli centri urbani dalla storia millenaria. Fate si che i soldi che spendete vadano a Sardi e vengano spesi ed utilizzati in Sardegna.
venerdì 18 ottobre 2013
Upsampled Files and Native Hi-Rez files: Same Quality? - File Ricampionatui e File ad Alta Risoluzione Nativa: Stessa Qualità?
[English]
A few days ago, a customer wrote me to ask my opinion on why he couldn't hear any difference between an audio file produced at 44.1kHz/16bit and the same file upsamplet to 192kHz/24bit.
He thought that the upsampling process would improve the sound quality of the file.
While it could be marginally so when it comes to the way a DAC and its output filters work at different sampling rates, one thing must always be clear: upsampling doesn't add information nor improve the inherent sound quality of a file.
Upsampling means changing the sampling frequency of a file to a higher one. Typical is going from 44.1kHz to 176.4kHz. A side effect of this process is that the resulting new samples fit on a larger word than the original ones, so 44.1/16 generally translate into 176.4/24.
Does this mean that we have more information in the upsampled file than in the original one? No. Let's see why, discussing about bandwidth and resolution.
The original analog program has been heavily band-limited prior A/D conversion. Converting it @ 44.1kHz required band-limiting @ 20kHz or so. All information beyond that frequency were lost forever.
If we upsample, we just rearrange the original information to fit a denser sample sequence, but we don't (and we can't) add information Beyond 20kHz. In un upsampled file with 176.4kHz sampling rate originated from a 44.1kHz file, the power spectrum of the signal falls to zero beyond 20kHz, even if 176.4kHz sampling would allow for information contents up to 8.2kHz.
Same thing for 44.1kHz file originated from hi-rez masters: they were actually downsampled, with a digital filtering process prior downsampling to cut all excess band away. Results are same: all information beyond 20kHz are lost.
And the resolution? It remains the same as the original 16bit file, at best. This is because after A/D conversion, which implies quantization, the original signal is superimposed a noise, called quantization noise, which cannot be separated anymore from the original signal. Thus, when we upsample, we apply the process to both signal and quantization noise, resulting in a 16bit resolution signal represented on 24 bits.
Summarizing, upsampling won't improve the sound quality of the file, it will only allow the DAC to operate in more relaxed conditions with regards to bandwidth and resolution, probably leading to a marginal sound quality improvement.
[Italiano]
Alcuni giorni fa, un cliente mi ha scritto per chiedere la mia opinione riguardo al fatto che non sentisse alcuna differenza tra un file audio prodotto a 44.1kHz/16bit e lo stesso file ricampionato a 192kHz/24bit. Egli pensava che il processo di ricampionamento migliorasse la qualità sonora del file Benché la cosa possa effettivamente verificarsi, a livello marginale, in relazione a come il DAC ed il suo filtro di uscita lavorano alle varie frequenze di campionamento, ona cosa deve sempre essere ben chiara: il ricampionamento non aggiunge informazione, né migliora la qualità sonora, di un file.
Ricampionamento (upsampling in inglese) significa cambiare la frequenza di campionamento di un file, con la nuova frequenza generalmente maggiore della prima. In genere si passa da 44.1kHz a 176.4kHz. Un effetto collaterale di questo processo è che i nuovi campioni sono in genere rappresentati su una parola più ampia di quelli originali, per cui 44.1/16 in genere si trasforma in 176.4/24.
Ciò significa forse che abbiamo più informazione nel file ricampionato che in quello originale? No. Vediamo perché, discutendo di ampiezza di banda e risoluzione.
Il programma musicale analogico originale è stato pesantemente limitato in banda prima della conversione A/D per minimizzare l'aliasing. La conversione a 44.1kHz ha richiesto la limitazione di banda a circa 20kHz. Tutte le informazioni nella porzione di spettro oltre i 20kHz sono andate in quel momento per sempre.
Se noi campioniamo, noi semplicemente riarrangiamo le informazioni originali per rappresentarle su una sequenza di campioni più densa, ma non aggiungiamo (e non possiamo farlo) informazioni oltre i 20kHz. In un file a 176.4kHz ottenuto ricampionando uno prodotto a 44.1kHz, lo spettro del segnale crolla a zero dopo i 20kHz, anche se in teoria il campionamento a 176.4kHz permetterebbe contenuti informativi fino a quasi 88.2kHz.
Stessa cosa per file a 44.1kHz prodotti a partire da master ad alta risoluzione: essi sono stati in effetti ottenuti ricampionando a frequenza minore il master originale, con un filtraggio digitale prima del ricampionamento per tagliare via la banda in eccesso. il risultato è lo stesso: tutta l'informazione sopra i 20kHz è perduta.
E la risoluzione? Rimane la stessa del file originale a 16 bit, al meglio. Ciò perché dopo la conversione A/D, che implica una quantizzazione, al segnale originale risulta aggiunto un rumore, detto rumore di quantizzazione, che non può più essere separato dal segnale originale. Dunque, quando ricampioniamo, applichiamo il processo sia al segnale che al rumore di quantizzazione, ottenendo un segnale a 16 bit rappresentato su 24 bit.
In conclusione, il ricampionamento non migliora la qualità del suono di un file, al massimo permette al DAC di lavorare in condizioni più rilassate per quanto riguarda banda e risoluzione, determinando probabilmente un miglioramento marginale della qualità sonora.
A few days ago, a customer wrote me to ask my opinion on why he couldn't hear any difference between an audio file produced at 44.1kHz/16bit and the same file upsamplet to 192kHz/24bit.
He thought that the upsampling process would improve the sound quality of the file.
While it could be marginally so when it comes to the way a DAC and its output filters work at different sampling rates, one thing must always be clear: upsampling doesn't add information nor improve the inherent sound quality of a file.
Upsampling means changing the sampling frequency of a file to a higher one. Typical is going from 44.1kHz to 176.4kHz. A side effect of this process is that the resulting new samples fit on a larger word than the original ones, so 44.1/16 generally translate into 176.4/24.
Does this mean that we have more information in the upsampled file than in the original one? No. Let's see why, discussing about bandwidth and resolution.
The original analog program has been heavily band-limited prior A/D conversion. Converting it @ 44.1kHz required band-limiting @ 20kHz or so. All information beyond that frequency were lost forever.
If we upsample, we just rearrange the original information to fit a denser sample sequence, but we don't (and we can't) add information Beyond 20kHz. In un upsampled file with 176.4kHz sampling rate originated from a 44.1kHz file, the power spectrum of the signal falls to zero beyond 20kHz, even if 176.4kHz sampling would allow for information contents up to 8.2kHz.
Same thing for 44.1kHz file originated from hi-rez masters: they were actually downsampled, with a digital filtering process prior downsampling to cut all excess band away. Results are same: all information beyond 20kHz are lost.
And the resolution? It remains the same as the original 16bit file, at best. This is because after A/D conversion, which implies quantization, the original signal is superimposed a noise, called quantization noise, which cannot be separated anymore from the original signal. Thus, when we upsample, we apply the process to both signal and quantization noise, resulting in a 16bit resolution signal represented on 24 bits.
Summarizing, upsampling won't improve the sound quality of the file, it will only allow the DAC to operate in more relaxed conditions with regards to bandwidth and resolution, probably leading to a marginal sound quality improvement.
[Italiano]
Alcuni giorni fa, un cliente mi ha scritto per chiedere la mia opinione riguardo al fatto che non sentisse alcuna differenza tra un file audio prodotto a 44.1kHz/16bit e lo stesso file ricampionato a 192kHz/24bit. Egli pensava che il processo di ricampionamento migliorasse la qualità sonora del file Benché la cosa possa effettivamente verificarsi, a livello marginale, in relazione a come il DAC ed il suo filtro di uscita lavorano alle varie frequenze di campionamento, ona cosa deve sempre essere ben chiara: il ricampionamento non aggiunge informazione, né migliora la qualità sonora, di un file.
Ricampionamento (upsampling in inglese) significa cambiare la frequenza di campionamento di un file, con la nuova frequenza generalmente maggiore della prima. In genere si passa da 44.1kHz a 176.4kHz. Un effetto collaterale di questo processo è che i nuovi campioni sono in genere rappresentati su una parola più ampia di quelli originali, per cui 44.1/16 in genere si trasforma in 176.4/24.
Ciò significa forse che abbiamo più informazione nel file ricampionato che in quello originale? No. Vediamo perché, discutendo di ampiezza di banda e risoluzione.
Il programma musicale analogico originale è stato pesantemente limitato in banda prima della conversione A/D per minimizzare l'aliasing. La conversione a 44.1kHz ha richiesto la limitazione di banda a circa 20kHz. Tutte le informazioni nella porzione di spettro oltre i 20kHz sono andate in quel momento per sempre.
Se noi campioniamo, noi semplicemente riarrangiamo le informazioni originali per rappresentarle su una sequenza di campioni più densa, ma non aggiungiamo (e non possiamo farlo) informazioni oltre i 20kHz. In un file a 176.4kHz ottenuto ricampionando uno prodotto a 44.1kHz, lo spettro del segnale crolla a zero dopo i 20kHz, anche se in teoria il campionamento a 176.4kHz permetterebbe contenuti informativi fino a quasi 88.2kHz.
Stessa cosa per file a 44.1kHz prodotti a partire da master ad alta risoluzione: essi sono stati in effetti ottenuti ricampionando a frequenza minore il master originale, con un filtraggio digitale prima del ricampionamento per tagliare via la banda in eccesso. il risultato è lo stesso: tutta l'informazione sopra i 20kHz è perduta.
E la risoluzione? Rimane la stessa del file originale a 16 bit, al meglio. Ciò perché dopo la conversione A/D, che implica una quantizzazione, al segnale originale risulta aggiunto un rumore, detto rumore di quantizzazione, che non può più essere separato dal segnale originale. Dunque, quando ricampioniamo, applichiamo il processo sia al segnale che al rumore di quantizzazione, ottenendo un segnale a 16 bit rappresentato su 24 bit.
In conclusione, il ricampionamento non migliora la qualità del suono di un file, al massimo permette al DAC di lavorare in condizioni più rilassate per quanto riguarda banda e risoluzione, determinando probabilmente un miglioramento marginale della qualità sonora.
venerdì 4 ottobre 2013
Marley Headphones Amplifier and the Advantage of Balanced Drive - Il Marley Headphones Amplifier ed i Vantaggi del Pilotaggio Bilanciato
[English]
Balanced drive means that a driver is driven by two power signals, one per polarity, in opposition to single-ended drive in which one polarity of the driver is connected to amplifier's ground. If we only had one driver to drive, the two modes would give same results, as the driver is a floating device with no electrical relationship with the electric earth nor other reference potential.
But things are different when it comes to stereo headphones: in fact, we have two drivers which may (single-ended) or may not (balanced) share a common path for one polarity (usually negative one).
That common path is responsible for sound detriment, dynamic compression and crosstalk, due to the fact that the finite impedance of the common ground wire allows for signals coupling between left and right channel.
Balanced drive avoids all this by totally separating the signal path between left and right.
Balanced drive can be accomplished in two ways: balanced amplifiers (like in the Marley) or output transformers. The first method relies on using two stereo amplifiers, one driving the positive pole of each driver and the other driving the negative pole of each driver with a signal with reversed phase. The second method simply uses the intrinsic balanced layout of a transformer to "lift" the negative pole of each driver from the amplifier's ground.
Both methods have advantages and drawback. Tubes lovers would probably prefer a good output transformer, while those who look for detail and speed will go for balanced amplifiers.
A side effect of driving in balanced mode with balanced amplifier is a nearly total deletion of odd harminics and reinforcement of even harmonics. This is not always true with a transformer: if its primary is also driven by a balanced or push-pull circuit, then the same applies. A single primary winding transformer with one end connected to ground will not alter the harmonic spectrum.
Is the balanced drive more suitable for certain kind of transducers? No: both dynamic and electrostatic units in headphones will behave better when balanced-driven.
[Italiano]
Pilotaggio bilanciato significa che un altoparlante è pilotato con due segnali di potenza, uno per ciascun polo dell'altoparlante, mentre nel pilotaggio single-ended uno dei poli dell'altoparlante è collegato alla massa dell'amplificatore. Quando si ha un solo altoparlante da pilotare, i due metodi si equivalgono in quanto l'altoparlante è un dispositivo a sé stante senza alcuna relazione elettrica con la terra o altri potenziali di riferimento.
Le cose cambiano quando si ha una cuffia stereo: in questo caso abbiamo a che fare con due altoparlanti che possono (single-ended) o meno (bilanciato) condividere un percorso comune per il segnale di uno dei due poli (tipicamente il negativo).
Questo percorso comune è responsabile di un certo degrado del segnale, di riduzione della dinamica e di diafonia, a causa del fatto che l'impedenza del filo di massa permette l'accoppiamento dei segnali tra il canale sinistro e quello destro.
Il pilotaggio bilanciato risolve questo problema separando totalmente il percorso del segnale del canale sinistro e di quello destro.
Il pilotaggio bilanciato può essere realizzato in due modi: amplificatori bilanciati (come nel Marley) o trasformatori di uscita. Il primo metodo sfrutta due amplificatori stereo, uno dei quali pilota un polo di ciascun altoparlante, mentre l'altro pilota l'altro polo di ciascun altoparlante con un segnale in opposizione di fase. Il secondo metodo sfrutta il bilanciamento intrinseco di un traformatore per "sollevare" dalla massa il polo negativo di ciascun altoparlante.
Entrambi i metodi presentano vantaggi e svantaggi. Gli amanti delle valvole preferiranno probabilmente la soluzione con i trasformatori, mentre chi cerca dettaglio e velocità opterà per la soluzione con gli amplificatori bilanciati.
Un effetto collaterale del pilotaggio con amplificatori bilanciati è la quasi totale cancellazione delle armoniche dispari ed un certo rinforzo di quelle pari. Ciò non è sempre vero con un trasformatore: la cosa accade solo se il suo primario è a sua volta pilotato con un circuito bilanciato o push-pull. Un trasformatore a singolo primario in cui una delle estremità sia collegata a massa non altererà lo spettro armonico del segnale.
E' necessario optare per specifiche tecnologie di trasduttori per avere i massimi risultati dal pilotaggio bilanciato? No: con le cuffie, sia i trasduttori dinamici che quelli elettrostatici funzionano al meglio quando sono pilotati in bilanciato.
domenica 29 settembre 2013
Facts Behind Marley's Great SNR - Il Segreto dell'Ottimo SNR del Marley
[English]
As told in my previous post, the new Marley Headphones Amplifier sports an impressive 120dB SNR. This is very useful in a headphones amp as even the slightest noise is well perceived when drivers are placed at half an inch from the ears.
How could we achieve this? In two ways: a low-noise amplifier design featuring ultra-low-noise input JFETS and low noise bipolar everywhere and very effective voltage regulators fro both positive and negative rails.
It's a fact that even the lowest-noise amplifier cannot fully exploit its full potential when the supply is noisy. Discrete components designs have a lower PSRR (Power supply Rejection Ratio) than integrated amps, so they can suffer of noise leaking in through the supplies. A really silent supply is the key to achieve the lowest noise possible from an amplifier.
[Italiano]
Come detto nel mio precedente post, il nuovo Marley Headphones Amplifier vanta un notevole SNR di 120dB. Questa prestazione è molto utile in un amplificatore per cuffie, perché anche il più evanescente rumore di fondo viene chiaramente avvertito quando l'altoparlante è ad un centimetro di distanza dall'orecchio.
Come si è potuto ottenere questa prestazione? In due modi: un circuito amplificatore a basso rumore che utilizza JFET a bassissimo rumore in ingresso e transistor bipolari a basso rumore in tutto lo schema, e regolatori di tensione molto efficaci per entrambe le alimentazioni, positiva e negativa.
E' noto che anche l'amplificatore più silenzioso non può esprimere al meglio questa sua caratteristica se la sua alimentazione è rumorosa. I circuiti a componenti discreti hanno un PSRR (fattore che indica l'immunità al rumore dell'alimentazione) più basso degli amplificatori operazionali e quindi possono essere soggetti a intrusioni di rumore dall'alimentazione. Un'alimentazione molto silenziosa è la chiave per ottenere il più basso rumore possibile da un amplificatore.
As told in my previous post, the new Marley Headphones Amplifier sports an impressive 120dB SNR. This is very useful in a headphones amp as even the slightest noise is well perceived when drivers are placed at half an inch from the ears.
How could we achieve this? In two ways: a low-noise amplifier design featuring ultra-low-noise input JFETS and low noise bipolar everywhere and very effective voltage regulators fro both positive and negative rails.
It's a fact that even the lowest-noise amplifier cannot fully exploit its full potential when the supply is noisy. Discrete components designs have a lower PSRR (Power supply Rejection Ratio) than integrated amps, so they can suffer of noise leaking in through the supplies. A really silent supply is the key to achieve the lowest noise possible from an amplifier.
[Italiano]
Come detto nel mio precedente post, il nuovo Marley Headphones Amplifier vanta un notevole SNR di 120dB. Questa prestazione è molto utile in un amplificatore per cuffie, perché anche il più evanescente rumore di fondo viene chiaramente avvertito quando l'altoparlante è ad un centimetro di distanza dall'orecchio.
Come si è potuto ottenere questa prestazione? In due modi: un circuito amplificatore a basso rumore che utilizza JFET a bassissimo rumore in ingresso e transistor bipolari a basso rumore in tutto lo schema, e regolatori di tensione molto efficaci per entrambe le alimentazioni, positiva e negativa.
E' noto che anche l'amplificatore più silenzioso non può esprimere al meglio questa sua caratteristica se la sua alimentazione è rumorosa. I circuiti a componenti discreti hanno un PSRR (fattore che indica l'immunità al rumore dell'alimentazione) più basso degli amplificatori operazionali e quindi possono essere soggetti a intrusioni di rumore dall'alimentazione. Un'alimentazione molto silenziosa è la chiave per ottenere il più basso rumore possibile da un amplificatore.
venerdì 27 settembre 2013
Unveiling the Marley (Just a Little Bit...) - Qualche Dettaglio sul Marley (Per Iniziare...)
[English]
The Marley Class-A Dual-Drive Headphones Amplifier, as the long name suggests, is a Class-A design. Audiophiles and DIY'ers know that Class-A gives sonic advantages over usual Class-AB, thanks to its high bias, but also makes designer face some challenges, first of all heat dissipation.
Those who visited the CanJam Europe in Essen and auditioned the Marley, could literally feel with their hand what this means: a unit running very hot.
The Marley dissipates around 30W idle, with a power capability of around 4W per channel on four channels (for experts: the figures just given let you understand that not all 4W are Class-A, but there is enough Class-A power to drive almost all headphones).
Class-A generally means more stability with respect to load's reactance, less intrinsic harmonic distortion, less distortion at low levels. These are all goals achieved in the Marley. Measured perfomances tell about 120dB SNR and 0.003% THD+N @ 2Vrms out. But this is about the whole signal chain, encompassing a bufferless integrated volume control before the amp. The power amp's actual performance are so better than the given figures, that the numbers actually reflect the volume control's performance.
The Marley amps use LSK170 ultra-low-noise JFET's on inputs and a design that exalts speed and detail. You will hear things, by the Marley, that no other headphones amp ever revelaed from your recordings. Just try it!
[Italiano]
Il Marley Class-A Dual-Drive Headphones Amplifier, come il lungo nome suggerisce, è un circuito in classe A. Gli audiofili e gli autocostruttori sanno che la classe A offre vantaggi sonori rispetto alla classe AB normalmente utilizzata, grazie all'elevata polarizzazione dello stadio di uscita, ma obbliga anche il progettista a fronteggiare alcune sfide, tra cui la principale è senz'altro la dissipazione termica. Chi ha visitato il CanJam Europe a Essen e ha ascoltato il Marley, ha potuto toccare letteralmente con mano cosa ciò significhi: un apparecchio che scalda davvero tanto.
Il Marley dissipa circa 30W a riposo, a fronte di una capacità di erogazione di circa 4W per canale su quattro canali (per gli esperti: queste cifre fanno intendere che non tutti quei 4W sono in classe A, tuttavia c'è sufficiente potenza in classe A per pilotare quasi tutte le cuffie).
Classe A in genere significa più stabilità rispetto alla reattanza del carico, meno distorsione armonica residua, meno distorsione ai bassi livelli. Sono tutti obiettivi raggiunti nel Marley. Le prestazioni misurate parlano di 120dB SNR e 0,003% THD+N con 2Vrms di uscita. Ma queste cifre si riferiscono alla catena completa, che comprende un controllo di volume integrato senza buffer prima dell'amplificatore. Le effettive prestazioni dell'amplificatore sono talmente migliori che quelle misure in effetti riflettono le prestazioni del controllo di volume.
Gli amplificatori del Marley usano i JFET a bassissimo rumore LSK170 in ingresso ed uno schema che esalta velocità e dettaglio. Con il Marley sentirete cose che nessun altro amplificatore per cuffie ha mai rivelato dalle vostre registrazioni. Provare per credere!
The Marley Class-A Dual-Drive Headphones Amplifier, as the long name suggests, is a Class-A design. Audiophiles and DIY'ers know that Class-A gives sonic advantages over usual Class-AB, thanks to its high bias, but also makes designer face some challenges, first of all heat dissipation.
Those who visited the CanJam Europe in Essen and auditioned the Marley, could literally feel with their hand what this means: a unit running very hot.
The Marley dissipates around 30W idle, with a power capability of around 4W per channel on four channels (for experts: the figures just given let you understand that not all 4W are Class-A, but there is enough Class-A power to drive almost all headphones).
Class-A generally means more stability with respect to load's reactance, less intrinsic harmonic distortion, less distortion at low levels. These are all goals achieved in the Marley. Measured perfomances tell about 120dB SNR and 0.003% THD+N @ 2Vrms out. But this is about the whole signal chain, encompassing a bufferless integrated volume control before the amp. The power amp's actual performance are so better than the given figures, that the numbers actually reflect the volume control's performance.
The Marley amps use LSK170 ultra-low-noise JFET's on inputs and a design that exalts speed and detail. You will hear things, by the Marley, that no other headphones amp ever revelaed from your recordings. Just try it!
[Italiano]
Il Marley Class-A Dual-Drive Headphones Amplifier, come il lungo nome suggerisce, è un circuito in classe A. Gli audiofili e gli autocostruttori sanno che la classe A offre vantaggi sonori rispetto alla classe AB normalmente utilizzata, grazie all'elevata polarizzazione dello stadio di uscita, ma obbliga anche il progettista a fronteggiare alcune sfide, tra cui la principale è senz'altro la dissipazione termica. Chi ha visitato il CanJam Europe a Essen e ha ascoltato il Marley, ha potuto toccare letteralmente con mano cosa ciò significhi: un apparecchio che scalda davvero tanto.
Il Marley dissipa circa 30W a riposo, a fronte di una capacità di erogazione di circa 4W per canale su quattro canali (per gli esperti: queste cifre fanno intendere che non tutti quei 4W sono in classe A, tuttavia c'è sufficiente potenza in classe A per pilotare quasi tutte le cuffie).
Classe A in genere significa più stabilità rispetto alla reattanza del carico, meno distorsione armonica residua, meno distorsione ai bassi livelli. Sono tutti obiettivi raggiunti nel Marley. Le prestazioni misurate parlano di 120dB SNR e 0,003% THD+N con 2Vrms di uscita. Ma queste cifre si riferiscono alla catena completa, che comprende un controllo di volume integrato senza buffer prima dell'amplificatore. Le effettive prestazioni dell'amplificatore sono talmente migliori che quelle misure in effetti riflettono le prestazioni del controllo di volume.
Gli amplificatori del Marley usano i JFET a bassissimo rumore LSK170 in ingresso ed uno schema che esalta velocità e dettaglio. Con il Marley sentirete cose che nessun altro amplificatore per cuffie ha mai rivelato dalle vostre registrazioni. Provare per credere!
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